Domanda:
Mi chiarite un paio di cosette sull'Heysel?
2010-02-28 15:17:09 UTC
Allooora giravo adesso tra le domande e ne ho letta una in cui citavano questo Heysel
e un tizio ha risposto "solo la juventus poteva alzare una coppa davanti a decine di morti"

d'accordo volevo chiedervi cos'era successo nei dettagli e come mai la juventus ha fatto quella cosa

ALLORA PREMETTO CHE NON VOGLIO COMMENTI SULLA JUVE! PF RISPONDETE ALLA MIA DOMANDA!! NON MI INTERESSA SE NON VI PIACE LA JUVENTUS E BLA BLA BLA

COMUNQUE IO SONO INTERISTA! E HO SCRITTO QUESTA FRASE SOPRA PERCHÈ NON VOGLIO SPRECARE 5 PUNTI PER NIENTE! VORREI CHE MI RISPONDIATE ALLA DOMANDA, SE POI VOLETE DITE QUALSIASI COSA SULLA JUVE, MA RISPONDETE ALLA DOMANDA!!

grazie.
Sei risposte:
staschiscio
2010-02-28 16:56:13 UTC
è una delle pagine più nere del calcio. Vi furono parecchi gravissimi errori in quell'occasione. Il primo sicuramente va ascritto all'Uefa per la scelta di quello stadio vecchio, fatiscente e con pochissime uscite, di sicurezza nemmeno una. Il secondo errore fu vendere un numero di biglietti maggiore della capienza dello stadio, perchè a quel tempo un buon numero di biglietti restava praticamente invenduto visto che molti blocchetti venivano offerti ad aziende del luogo che a loro volta regalavano l'ingresso ai dipendenti ed erano molto pochi quelli che effettivamente andavano poi alla partita, i restanti biglietti non utilizzati le aziende li restituivano, invece in quell'occasione le aziende che avevano ricevuto questo cadeau dalla federazione belga, perchè ancora oggi la federazione che organizza nel suo paese una finale riceve una percentuale di biglietti in regalo dall'Uefa, le aziende ricevuti questi biglietti anzichè restituire tutti quelli non usufruiti hanno monetizzato ricevendo offerte di vendita da parte delle agenzie organizzatrici del viaggio per la finale sia italiane che inglesi, e qui ci fu il sovranumero di spettatori. Il terzo errore fu che gli spettatori erano enormemente mischiati tra loro a grandi gruppi, e a un certo momento nella calca che si era creata in una curva la massa degli spettatori ha fatto crollare un muro di cinta con la conseguente caduta nel vuoto sottostante di moltissima gente, sempre in questa curva molti spettatori son rimasti coinvolti nel cedimento in legno e transenne degli spalti, cioè i gradoni di legno, rimanedo imbottigliati sotto il crollo e la massa soprastante della gente come se ci fosse stato un terremoto. In questa curva, dove chiaramente i biglietti venduti erano maggioritari rispetto alla capienza, i crolli oltre che per il peso della gente e l'abnorme massa di gente accalcata, gli inglesi hanno avuto una parte fondamentale nella disgrazia, perchè cercando di occupare i posti spingevano a tutta forza contro gli spettatori già presenti quasi tutti italiani, e di fatto tutta la massa di persone ha fatto da ariete contro il muro di cinta facendolo crollare che a sua volta ha devastato gli spalti stessi. Un altro grave errore fu che le forze dell'ordine, che avrebbero potuto tentare appunto di fare ordine, erano insufficenti e totalmente impreparate, lo stesso dicasi per i soccorsi praticamente inesistenti con una sola ambulanza presente. Davanti a una disgrazia del genere la partita è stata giocata solo per dare tempo ai soccorsi di poter agire, se la partita fosse stata sospesa ci sarebbe stato un nuovo assalto per le uscite e la gente avrebbe intralciato i soccorsi. Tralascio l'andamento della partita la quale è stata giocata in un clima irreale e surreale, lo si capiva benissimo anche in tv. Alla fine davanti a 39 morti e più di 500 feriti accertati perchè ricoverati, non si sa quanti malconci hanno preferito fare subito ritorno a casa, alla fine a mio giudizio non è stato nè bello nè opportuno fare il giro del campo con la coppa in mano vittoriosamente, ma questo è stato sicuramente il minore degli errori e non ha creato ulteriori vittime...ciao.
Pier22 JFC
2010-02-28 15:39:15 UTC
brutta storia... cercherò di essere sintetico e facilmente capibile...

quello stadio era assolutamente inadeguato per ospitare una finale di Coppa dei Campioni (mancavano le uscite di sicurezza e vie di fuga senza considerare il fatto che era fatiscente), gli hooligans del Liverpool (ubriachi) iniziarono a lanciare oggetti nel settore di quelli bianconeri, il muro che li divideva cade facilmente e gli Juventini si ammassano nel lato opposto cercando una via di fuga... un'ala dello stadio crolla sotto la massa del popolo bianconero, con la conseguente strage (39 morti di cui 32 italiani)... ma la UEFA da l'ordine di giocare e di far vincere la Juve perché nel caso avesse vinto il Liverpool il trofeo sarebbe stato revocato (viene assegnato un rigore inesistente agli italiani, mentre ne viene negato uno agli inglesi)



sul fatto che "solo la juventus poteva alzare una coppa davanti a decine di morti", non ne sono sicuro, Platini, Tardelli e Boniek hanno sempre dichiarato che non sapevano nulla della tragedia e Boniek restitui anche la medaglia...
paolinofoca
2010-02-28 22:21:14 UTC
Si scelse di far continuare la partita per non "avere altri guai" ... e la stessa cosa degli ultimi Mondiali Invernali in Canada ..dove alla prima giornata è morto un'atleta e si è continuato ...Bussines.Quel giorno le autorità consapevoli di quello che era successo con la scusa che far finire l'incontro avrebbe creato altri guai e una balla colossale.Dovevano bloccare l'incontro ... andare nella curva dove c'erano gli hooligans inglesi e metterli in "sicurezza" in qualsiasi modo ...manganellate,fucilate,cannonate ...soltanto che per non dare indietro i soldi dei biglietti i soldi degli sponsor etc...hanno fatto continuare la partita..e come quando piove a dirotto fanno iniziare la partita,poi quando si supera il tempo "utile" si fà finire ...è stata una vergogna ... la colpa cmnque è stata dei vertici UEFA c'è sempre una rappresentanza dell'UEFA nelle finali loro dovevano addottare la soluzione idonea ... sono loro che hanno deciso di far continuare la partita ...non certo la Juve.Con il senno del poi,bisognerebbe prendere quella dirigenza farla arrestare e buttare via le chiavi.Un'altro esempio: il fallo di mano di Henry contro l'irlanda ..l'hanno visto TUTTI e l'UEFA ha fatto finta di nulla ..una vergogna ..perchè? perchè la tifoseria Francese porta + "euro" nella competizione sudafricana ...gli Sponsor etc... l'indifferenza usata dai vertici UEFA di allora è usata ancora oggi ...ripeto io personalmente li arresterei ..quelli di oggi..quelli di allora 15 anni di lavori forzati ... la Juve nella sua totalitarietà non ha nessuna colpa.La dirigenza UEFA ha un potere decisionale pazzesco.Ad esempio le squadre Italiane come voce in capitolo hanno poco e niente.In quel periodo poi ... l'Inghilterra era Padrona ...anche dei vertici UEFA.I giocatori quando hanno fatto il giro del campo erano completamente all'oscuro del fatto ...
Paolo
2010-02-28 15:21:26 UTC
Mah... Diciamo che è la solita demagogia poco sportiva, però ha un senso, perchè anche dopo aver saputo che erano morte decine di persone dentro lo stadio per causa dei mentecatti della tifoseria inglese, i giocatori della juventus alzarono la coppa dopo averla vinta.

Quel giorno, per la precisione il 29 maggio 1985, in Belgio i già ubriachi tifosi inglesi attaccarono la tifoseria italiana perchè lo stadio era del tutto inadeguato per dividere la gente di squadre diverse, nella fuga i tifosi italiani si accalcarono preso un muro che crollando uccise 39 persone e ferendone oltre 600.

Di errori quel giorno c'è ne furono molti, tra cui proprio quello di far giocare la partita in nome della sicurezza, ma tanto ormai i morti vi erano stati perciò la partita poteva benissimo non essere giocata, per ultimo i giocatori della juventus avrebbero dovuto entrare mestamente negli spogliatoio senza esibire il trofeo ottenuto.

Ma quì si tratta di errore umano e non di squadra, attribuire al fatto che siano stati i giocatori "juventini" a farlo non credo che sia corretto sotto il punto di vista etico umano, ma solo un discorso da tifoseria, io non sono juventino ma romanista, ma quando si parla di morti non mi sento più di partecipare come tifoso a nulla.
2010-02-28 15:32:42 UTC
Era successo il finimondo, una catastrofe sotto gli occhi di tutti, una strage.

I giocatori si sarebbero dovuti rifiutare di giocare, o perlomeno non esultare.

Mah, che schifo
2010-02-28 16:32:13 UTC
La strage dell'Heysel fu una tragedia avvenuta il 29 maggio 1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles, in cui morirono trentanove persone (con oltre seicento feriti).



La designazione dello stadio Heysel da parte dell'UEFA fu criticata da entrambi i club: la struttura era fatiscente, priva di adeguate uscite di sicurezza e di corridoi di soccorso. Il campo di gioco e le tribune erano mal curati, assi di legno erano sparse per terra, i muretti divisori erano vecchi e fragili e da essi si staccavano pezzi di calcinacci, le tribune di cemento vetuste e sgretolate. Lo scarico dei servizi igienici colava dai muri, contribuendo a renderli ancora più fragili.



Ai molti tifosi italiani, buona parte dei quali proveniva da club organizzati, fu assegnata la tribuna N, nella curva opposta a quella riservata ai tifosi inglesi; molti altri tifosi organizzatisi autonomamente, anche nell'acquisto dei biglietti, si trovavano invece nella tribuna Z, separata da due inadeguate reti metalliche dalla curva dei tifosi del Liverpool, a cui si unirono anche tifosi del Chelsea, noti per la loro violenza (si facevano chiamare headhunters, "cacciatori di teste").



Circa un'ora prima della partita, i tifosi inglesi cominciarono a spingersi verso il settore Z a ondate, cercando il take an end ("prendi la curva") e sfondando le reti divisorie: memori degli incidenti della finale di Roma di un anno prima, si aspettavano forse una reazione altrettanto violenta da parte dei tifosi juventini, reazione che non avrebbe mai potuto esserci, dato che, come si vede dalla mappa a fianco, la tifoseria organizzata bianconera era situata nella curva opposta. Gli inglesi sostennero di aver caricato a scopo intimidatorio, ma i semplici spettatori, juventini e non, impauriti, anche dal mancato intervento delle forze dell'ordine belga, furono costretti ad arretrare ammassandosi contro il muro opposto alla curva dei sostenitori del Liverpool. Nella grande ressa che venne a crearsi alcuni, per evitare di rimanere schiacciati si lanciarono nel vuoto, altri cercarono di scavalcare ed entrare nel settore adiacente, altri si ferirono contro le recinzioni. Il muro crollò per il troppo peso, moltissime persone vennero travolte, schiacciate e calpestate nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Dall'altra parte dello stadio i tifosi juventini del settore N e tutti gli altri sportivi accorsi allo stadio sentirono le voci dello speaker e dei capitani delle due squadre che invitavano alla calma e in pochi si resero conto di quello che stava realmente accadendo. Un battaglione mobile della Polizia belga, di stanza ad un chilometro dallo stadio, giunse dopo più di mezz'ora per ristabilire l'ordine, trovando per il campo e gli spalti frange inferocite di tifoseria bianconera.



La diretta televisiva dell'incontro su Rai Due si apriva con il video volontariamente oscurato con il commento costernato del commentatore Bruno Pizzul che tentava di attribuire l'imprevisto a cause tecniche mentre nel frattempo il telegiornale della prima rete riportava le immagini degli incidenti e degli spettatori che cadevano a frotte nella scalinata, così che i telespettatori in attesa poterono apprendere della tragedia in atto. Pizzul manifestò tutto il suo disappunto per la decisione di disputare comunque l'incontro, promettendo al pubblico di commentarlo "nel modo più asettico possibile".



Gli scampati alla tragedia si rivolsero ai giornalisti in tribuna stampa perché telefonassero in Italia, per rassicurare i familiari. I morti furono 39, dei quali 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandese. Centinaia i feriti.



Si decise di giocare ugualmente la partita, poi vinta dalla Juventus; la decisione fu presa dalle forze dell'ordine belghe e dai dirigenti UEFA, per evitare ulteriori tensioni, con i giocatori di entrambe le squadre che erano a conoscenza di quanto avvenuto, come confermato da Boniek in una intervista[1] .



Alcuni giocatori della Juventus, tra cui il suo leader Michel Platini, autore della rete decisiva, furono molto criticati per essersi lasciati andare ad esultanze eccessive vista la gravità degli eventi, ma la gioia durò poco: infatti lo stesso Platini il giorno dopo, quando tutti eran venuti a conoscenza della morte di 39 persone, dichiarò al giornalista RAI Franco Costa che di fronte ad una tragedia di quel genere i festeggiamenti sportivi passavano in secondo piano. Anche Giampiero Boniperti, presidente bianconero, affermò che di fronte a quella situazione non era il caso di festeggiare la vittoria. Nel 1995, in occasione del 10º anniversario della strage, Platini affermò in un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa che i giocatori erano a conoscenza solo parzialmente dell'accaduto, e che i festeggiamenti per la vittoria insieme al resto della tifoseria juventina presente allo stadio, quasi ignara del


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