anonymous
2010-10-16 13:39:27 UTC
Capello cominciò la sua carriera da allenatore nel 1987 prendendo il posto di Liedholm alla guida del Milan e portandolo in Uefa dopo uno spareggio con la Sampdoria. Dopodichè si dedica alla carriera di Manager andando in giro per l'europa a studiare tattica, ritornando ad allenare nella stagione 1991/92 quando Berlusconi gli affida il Milan dopo l'addio di Sacchi. Sembra sia la fine di un ciclo ed invece il futuro Don Fabio ne apre un altro, fatto di 4 scudetti in 5 anni, di cui 3 consecutivi, record su record (58 partite senza sconfitte in campionato, 929' di imbattibilità di Sebastiano Rossi, 10 vittorie consecutive in champions), e trionfi anche in europa, con la champions del 94 e la supercoppa dello stesso anno, ma anche di brucianti sconfitte come le due champions perse contro Ajax e Marsiglia, le due intercontinentali perse contro San Paolo e Velez oltre alla supercoppa europea persa contro il Parma nel 1993. Ma la sua carriera non è solo Milan...infatti vince ovunque va, portandosi a casa due Liga con il Real, un altro scudetto con la Roma, altri due, poi revocati, con la Juventus...sempre fedele al suo 4-4-2 imprime il suo marchio di fabbrica ad ogni squadra in cui allena, la cosiddetta cattiveria agonistica, che porta le sue squadre a sovrastare fisicamente gli avversari...si prende in urto con quei giocatori che vanno fuori dagli schemi, vedi Gullit, Del Piero, Totti, ma per lui parlano i risultati..
Lippi comincia la sua carriera a Cesena per poi proseguirla al Napoli dove porta i partenopei in Uefa guadagnandosi la chiamata dalla Juve. E proprio ai bianconeri deve la sua fama. Centra subito lo scudetto al suo primo anno, migliorandosi nel secondo riportando la champions a Torino 11 anni dopo quella insanguinata di Bruxelles, arrampicandosi successivamente fino in cima al mondo con l'intercontinentale Il suo calcio fisico e concreto gli frutta altri due scudetti e altrettante finali di Champions, perse malamente contro Borussia e Real, ma anche tanti sospetti sulla fisicità dei suoi giocatori...Dopo la parentesi infausta con l'inter (4 posto ed esonero alla prima giornata del campionato successivo) ritorna alla Juve conquistando altri 2 scudetti, perdendo però la sua terza finakle di Champions nel derby tutto italiano con il Milan. Approdato in nazionale si toglie lo sfizio di vincere un mondiale cementando un gruppo che sembrava allo sbando dopo calciopoli, salvo poi rovinare tutto quest'estate. Anche lui come Capello va in rotta di collisione con chi si pone ai suoi livelli, vedi Cassano, Baggio, Deschamps.....
Ancelotti invece parte dalla B portando in serie A la Reggiana, che gli vale l'approdo nel Parma di Tanzi. Al suo primo anno sfiora lo scudetto mettendo in mostra un gioco molto pratico ed efficace, che non prevede mezzepunte (infatti taglia Zola e rifiuta Baggio), ma che esalta Crespo e Chiesa. L'anno successivo non riesce a ripetersi fallendo anche in Champions perdendo il posto...chiamato alla Juve per sostituire il dimissionario LIppi si ferma in semifinale di Champions con il Mancheseter e perde due scudetti (2000 nel pantano di Perugia, 2001) nonostante totaliazzi 144 punti in due anni, che gli appiccicano l'etichetta di perdente di successo...etichetta che non spaventa Berlusconi che gli affida il Milan, che con lui vince tutto: 1 scudetto, 2 champions, 1 intercontinentale, 2 supercoppe Europee, 1 supercoppa Italiana, 1 coppa italia, mettendo in mostra un gioco straordinario e lanciando gente come Kaka e Pato. Lui che odiava i trequartisti arriva a schierane anche 4 contemporaneamente (Pirlo, Seedorf, Kaka, Rui Costa)...con lui il Milan ritorna agli antichi splendori e per lui arriva il Chelsea, dove centra subito il double vincendo Fa Cup e Premier....strappando definitivamente lp'etichetta di perdente...