anonymous
2009-02-25 02:38:29 UTC
A proposito, per chi ha voglia di leggere, elenco i motivi per cui, a parte l'insignificante Caressa, Bergomi è così sfacciatamente antijuventino:
Bergomi: 19 campionati in serie A con 519 presenze, 121 presenze in Coppa Italia, 117 presenze nelle coppe europee, 81 partite in Nazionale.
Ora il palmares: ben 1 scudetto in 519 partite, ben 1 coppa Italia in 121 presenze, ben 3 coppe Uefa in 117 presenze europee. Aggiungiamo all’eccezionale palmares anche una Supercoppa Italiana.
In nazionale può vantare di essere campione del mondo (1982 in Spagna).
Bergomi è pertanto il classico esempio di interista perdente. Per lui la Juve ha rappresentato frustrazione, umiliazioni e sconfitte in serie. A nulla sono serviti i miliardi (allora in lire) investiti da ristoratori e benzinai che si sono succeduti alla guida di questa magnifica società, che rappresenta un esempio e un modello riconosciuto in tutta Italia, in Europa e nel mondo intero.
Se poi aggiungiamo:
- che lo scudetto vinto, dopo un infinito numero di anni di digiuno e astinenza, è stato merito anche di un allenatore (Trapattoni) diventato grande solo allenando e vincendo con la Juve
- che il medesimo è stato un grande giocatore della concorrenza (Milan).
- che il maggior trofeo vinto da Bergomi è stato il mondiale di Spagna dell’82 con la seguente formazione titolare: Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (quest’ultimo titolare solo grazie all’infortunio pre mondiale di Bettega)
- che è stato convocato ai mondiali di Francia 1998 solo grazie all’infortunio di Ciro il grande Ferrara
Da tutti questi elementi si può capire quanti notti insonni, quanti incubi, quale rabbia abbiano procurato a Bergomi i trionfi nazionali, europei e mondiali della Juventus F.C. Incubi e rabbia che lo attanagliano ancor oggi e gli impediscono di essere sereno e di godersi i miliarducci accumulati durante la sua sfavillante carriera.