anonymous
2009-07-03 12:28:24 UTC
Ebbene, lo è.
- Come è stato scoperto.
Si dice, si mormora, che Casiraghi se ne sia innamorato durante una partita delle giovanili austriache e da allora non gli abbia più tolto gli occhi di dosso. Osservatori, relazioni, incontri: i pareri sono stati unanimi. Il giocatore è acerbo, deve crescere, ma è un predestinato. A quel punto Piero Ausilio (responsabile del settore giovanile dell'Inter) ha preso in mano la situazione e l'ha proposto ai vertici della società: Branca, Oriali, Mourinho e Moratti. L'Inter si è servita di un agente FIFA, Vigorelli, che ha fatto da tramite con i procuratori dell'attaccante. Trovato l'accordo con il ragazzo (quinquennale da 1,5 milioni) e assicuratogli un posto in prima squadra (ha detto no al Genoa nell'ambito dell'affare Motta-Milito), è iniziato l'approccio con il Twente.
- Lo voleva pure il Chelsea.
Fisicamente e tecnicamente è esploso quest'anno segnando 13 reti e giocando da esterno nel tridente offensivo disegnato dall'ex ct inglese Mclaren. Anche se resta fondamentalmente una seconda punta. Gli inglesi, approfittando di uno stallo nella trattativa con l'Inter, hanno offerto al Twente 14 milioni, ben 5 milioni in più dell'investimento previsto da Branca. Ma da qui in poi ha giocato molto l'infortunio: gli esami sono stati mostrati ad un componente dello staff medico del Chelsea volato a Vienna che ha immediatamente chiuso ogni trattativa. L'Inter invece non si è dileguata.
- Da questo punto in poi ci addentriamo nella descrizione soft di quello che è l'iter che permetterà di acquisire il calciatore o meno, fermatevi qui se vi scazza la lettura. -
- Lo prendiamo o non lo prendiamo?
Arnautovic vuole l'Inter. Ma l'Inter a questo punto non è più disposta ad un acquisto, ma solo ad un prestito con diritto di riscatto già fissato a gennaio o giugno. Gli olandesi ovviamente non ci sentono: pretendono almeno un pagamento immediato di 2-3 milioni di euro. Si sa, sono abili mercanti. E' una vera e propria telenovela. Peraltro poco appassionante.
- E l'Inter non ha 2-3 milioni?
Ovviamente sì. Evidentemente c'è qualcosa sotto. Arnautovic è tornato pochi giorni fa a Milano e si è sottoposto a Pavia dal professor Benazzo, ortopedico di fiducia del nostro club, a nuovi e più approfonditi esami. La situazione va migliorando però i dubbi non sono stati spazzati via completamente. Il giocatore ha firmato il precontratto e da questa posizione di forza Branca, Ausilio e Vigorelli sono volati a Enschede per quello che doveva essere l'atto finale. Sembrava che tutto fosse andato bene, il Twente accetta la formula del prestito, ci si da' appuntamento per il lunedì successivo a Milano nello studio di Rinaldo Ghelfi per le firme. Poi il presidente olandese fa dietrofront: non c'è alcun accordo sulle modalità di pagamento, i soldi devono essere versati subito, ci occupiamo noi del recupero agonistico, non ci fidiamo dei vostri medici.
- E adesso che succede?
Groener (il suo procuratore), che in privato fa sapere di non voler più trattare con i nerazzurri e i club italiani, dichiara che la trattativa è ad un punto morto, che le parti restano distanti e non ci sono nuovi appuntamenti in programma tra le società. Il Twente minaccia di curarsi da solo Arnautovic e di metterlo sul mercato al miglior offerente a gennaio. In corso Vittorio Emanuele ci si sta stancando di questo tira e molla.
Tutto finito come trapela dall'Olanda?
No. Toccherà all'agente FIFA Vigorelli riannodare i fili del discorso, puntando sull'intransigenza del ragazzo. Qualcuno però dovrà fare un passo avanti: pensare che si possa portare a Milano senza sborsare un euro non è (mai stato) realistico. O si abbandona il tavolo delle trattative rituffandosi sul mercato oppure si rischia.
Alternative non ce ne sono.