Il campo da gioco [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Campo da calcio.
Il calcio si gioca su un campo rettangolare di dimensioni variabili (mediamente intorno ai 105x65 metri, ma la prima regola del calcio, che individua le caratteristiche del terreno di gioco, impone che il campo sia lungo da 90 a 120 metri e largo da 45 a 90). Non è prescritto che il terreno sia ricoperto d'erba naturale: nelle gare afferenti alle massime categorie, comunque, è solitamente così.
Non mancano le eccezioni in ambito nazionale: a Mosca il campo è in materiale sintetico, mentre negli USA tali materiali sono stati ampiamente sperimentati e poi abbandonati. Il terreno viene delimitato ai lati da righe bianche tracciate con pigmenti bianchi (solitamente in gesso o vernice), ed è caratterizzato da due portali rettangolari (comunemente porta da calcio) muniti di reti nella parte posteriore ed esterna al terreno di gioco. Si gioca attivamente sul campo con l'uso di una sfera (comunemente pallone da calcio).
Il pallone [modifica]
Un pallone da calcio Per approfondire, vedi la voce Pallone da calcio.
Scopo del gioco [modifica]
Lo scopo del gioco è di far entrare la sfera (originariamente una palla di cuoio) nella porta avversaria, delimitata da due pali verticali congiunti da una traversa superiore che li unisce.
La regola principale che caratterizza e differenzia questo sport rispetto al Rugby e alla Pallamano è che la palla non può essere toccata o colpita con braccia e mani; per lo più si usano i piedi ma ogni altra parte del corpo è ammessa. Il giocatore deputato al ruolo di portiere è l'unico che può toccare il pallone con le mani, ma solo all'interno della propria area di rigore (un rettangolo prospiciente la porta delimitato anch'esso da righe bianche); fino alla fine degli anni trenta vigeva la regola che il portiere poteva toccare la palla sino alla fine della propria metà campo.
Rilevante è anche la regola del cosiddetto fuorigioco (vd. fuorigioco nel calcio per un approfondimento).
Ruoli [modifica]
Il portiere: ultimo baluardo a difesa della portaSono 4 i principali ruoli del calcio: il portiere, il difensore, il centrocampista e l'attaccante, ancor più suddivisi in portiere, libero, stopper, terzino destro e sinistro, difensore centrale, mediano, centrocampista centrale, centrocampista di fascia destra e sinistra, trequartista, ala destra e sinistra, seconda punta e punta.
Moduli e schemi [modifica]
Le squadre solitamente vengono impostate secondo alcuni moduli che si sono canonizzati nel tempo, ed applicano diversi schemi di gioco a seconda dell'interpretazione dell'allenatore o responsabile tecnico della squadra.
Per approfondire, vedi la voce Modulo (calcio).
Per approfondire, vedi la voce Schema (calcio).
Durata del gioco [modifica]
Le partite della variante canonica principale del calcio durano 90 minuti (più eventuale tempo di recupero per gioco fermo) e sono suddivise in due frazioni (comunemente tempi) di quarantacinque minuti ciascuna, intervallati da un periodo di riposo non superiore ai quindici minuti.
Prima della fine dei due tempi, il giudice di gioco (comunemente l'arbitro) decide se concedere un periodo di estensione del tempo di gioco (comunemente recupero) come parziale contropartita al tempo perso per sostituzioni, infortuni o quant'altro si verifichi durante il gioco e sia causa di arresto temporaneo della partita. Abitualmente sono concessi da uno a cinque minuti per tempo.
Il tempo di gioco effettivo è sempre inferiore ai 45 minuti, poiché il cronometro ufficiale non può essere mai fermato (come accade per esempio nel basket). La partita, al più, viene sospesa temporaneamente e ripresa, nel conteggio del tempo, dal momento della sospensione.
In caso di impossibilità a proseguire normalmente il gioco, essa può essere definitivamente sospesa con decisione autonoma dell'arbitro o dopo consultazione dello stesso arbitro con i capitani delle due squadre. L'arbitro è anche il cronometrista ufficiale della partita.
Casi particolari [modifica]
In competizioni che prevedano l'eliminazione diretta ed esigono un vincitore della gara, attualmente si ricorre di solito a tempi supplementari (due tempi di quindici minuti ciascuno) e, in caso di ulteriore parità, si passa ai tiri di rigore per stabilire il vincitore. Precedentemente era in vigore un sistema casuale per determinare la squadra vincente basato sul lancio di una monetina.
Varianti principali [modifica]
Alcune varianti nel meccanismo dei tempi supplementari, introdotte dalla seconda metà degli anni '90 prevedevano:
il golden gol: la prima squadra che segna nei supplementari si aggiudica l'incontro e la partita finisce immediatamente.
il silver gol: la squadra che riesce a terminare in vantaggio il primo tempo supplementare si aggiudica l'incontro senza bisogno di disputare il secondo tempo supplementare;
Queste modifiche regolamentari sono state aboli